MOSAICO A MONREALE

L’artigianato è una delle attività che più contraddistinguono Monreale e il suo territorio. Una delle attività artigianali per cui Monreale si distingue è l’arte del mosaico

L’arte del mosaico monrealese è conosciuta nel mondo grazie alla monumentalità degli oltre seimila metri quadrati di rivestimento musivo del suo Duomo. Un’arte antica tenuta ancora oggi viva dalla Scuola per il mosaico e dalle maestranze artigiane del paese. Analogamente all’arte della pittura, anche con la tecnica del mosaico vengono realizzati disegni e quadri bidimensionali con la possibilità di raggiungere superfici decorative molto estese.

Questa antica tecnica decorativa consiste nel comporre un disegno o un’immagine accostando piccole tessere, cioè minuti tasselli di pietra, di marmo o di pasta vitrea colorata. A differenza dell’intarsio, in cui i pezzi da applicare sono inseriti in una superficie che è stata scavata per ricevere il disegno, i pezzi di mosaico vengono applicati su una superficie che è stata appositamente predisposta con un materiale adesivo.

Storia del Mosaico

Il mosaico nasce in Mesopotamia, nell’attuale Iraq, nel IV millennio a.C. Qui troviamo le prime testimonianze di decorazioni musive ornamentali realizzate con piccoli elementi cuneiformi di terracotta inseriti nella malta fresca. Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile.

I Greci elevano il mosaico di ciottoli ad arte di grande raffinatezza, inventando la cosiddetta tecnica a tessera. Ma è durante il periodo dell’Impero romano che il mosaico conobbe le sue espressioni più fulgide come dimostratoci dai ritrovamenti archeologici sia in occidente che in oriente, con temi legati alla mitologia classica, scene di caccia o di vita quotidiana. Le tessere (dal latino “cubi” o “dadi”) vengono infatti tagliate a triangolo, quadrato o altra forma regolare in modo che si adattasse perfettamente alla griglia componente la superficie del mosaico. Dal IV secolo d.C. A partire dal periodo precedente alla caduta dell’Impero romano, avvenuta nel 476 d.C., il mosaico è utilizzato anche per la decorazione di volte e cupole e conosce la massima diffusione proprio nell’arte paleocristiana e nell’arte bizantina.

Le più importanti testimonianze dell’arte musiva bizantina si trovano oggi nelle chiese di Santa Sofia nella odierna Istanbul; di San Vitale, di San Apollinare Nuovo e di San Apollinare in Classe a Ravenna; di San Marco a Venezia, nel Duomo di Cefalù e nel Duomo di Monreale, edificato nel XII secolo per volontà del Re normanno Guglielmo II e conosciuto in tutto il mondo per la monumentalità del suo rivestimento musivo. È grazie a questa monumentale opera che il nome di Monreale restò indissolubilmente legato all’arte del mosaico. I mosaici possiamo trovarli anche in molti dei capitelli del Chiostro Benedettino.

Istituzione di una scuola di mosaico a Monreale

Gli innumerevoli interventi volti al restauro ed alla conservazione dell’immenso patrimonio musivo del duomo determinarono infatti l’esigenza di istituire in loco una scuola legata al mosaico. Diverse testimonianze storiche confermano che già alla fine del 1400 le opere di restauro, della vasta superficie in mosaico del duomo, furono portate avanti dal mosaicista monrealese Mastro Masi Oddo, anche se lo storico Gaetano Millunzi ipotizza che antecedentemente a quell’epoca esistesse già una scuola di mosaico a Monreale.

Le stesure musive eseguite ad opera dei mosaicisti monrealesi erano costituite da tessere di pasta vitrea, di paste vitree dorate e da tessere lapidee per le quali venivano usati calcari locali. Non si conosce, allo stato attuale, il luogo di produzione delle tessere di pasta vitrea, anche se un indizio, a favore di una continuità di tradizione, ci viene fornito da Masi Oddo che “il vetro lo cuoceva in Monreale”. Il ritrovamento poi di frammenti di pizze vitree non utilizzate in cavità delle murature e in vani di finestra, poi murati, sembrerebbe affermare che le pizze erano tagliate “in situ” (sul posto), anzi proprio sui ponteggi. Pietro Antonio Novelli (padre del famoso Pietro) al quale fu affidato l’incarico di restaurare i fregi e le decorazioni, Pietro e Angelo Masi (figli di Pietro Oddo), Geronimo Di Bartolomeo, Pietro e Vincenzo Nicolosi, insieme ai figli Biagio e Antonio, Cosimo La Piana, Giuseppe De Lapi e Giuseppe Matranga furono solamente alcuni degli artisti che portarono avanti nel corso dei secoli il lavoro intrapreso da Masi Oddo.

L’arte del mosaico oggi

Girando ancora oggi per i vicoli della città è possibile trovare eccellenti maestri artigiani che realizzano opere musive di grande gusto e qualità. Durante la vostra visita a Monreale non perdete l’occasione di frequentarne le botteghe per farvi raccontare i loro metodi di lavoro, gustandovi al contempo la perizia tecnica delle loro mani all’opera ed ammirando i capolavori da loro realizzati.